Microbiota orale e cancro: la disbiosi orale e sviluppo dei tumori
8 Marzo 2021
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La cavità orale è un ambiente molto ricco di microbi, tra cui batteri, funghi, virus e batteriofagi, ed è considerata uno dei principali serbatoi microbiologici nel corpo umano. Recenti ricerche hanno indicato che alcuni microrganismi parodontali giocano un ruolo chiave nell’associazione tra disbiosi microbica orale e cancro.
In questo articolo, esamineremo come l’alterazione del microbiota orale favorisca lo sviluppo e la progressione di vari tipi di tumore, inclusi il carcinoma orale a cellule squamose in situ, il carcinoma esofageo, il cancro del colon-retto e il carcinoma pancreatico.
Microrganismi implicati nella cancerogenesi
Studi recenti hanno dimostrato una stretta associazione tra microbiota orale e cancerogenesi. Tra i batteri coinvolti nella progressione di diversi carcinomi ci sono il Fusobacterium nucleatum e Porphyromonas gingivalis (P. gingivalis).
Particolarmente significativo è il ruolo dell’HPV nella progressione del carcinoma orofaringeo. È possibile anche una correlazione tra infezioni da funghi e parassiti orali e tumori, benché manchino prove definitive.
Fusobacterium nucleatum
IIl Fusobacterium nucleatum è un bacillo anaerobico Gram-negativo presente principalmente nella bocca e nel tratto gastrointestinale. Le analisi bioinformatiche hanno rilevato un’alta abbondanza di F. nucleatum nei casi di carcinoma orale a cellule squamose in situ (OSCC). Questo microrganismo è anche evidente nelle feci di pazienti con cancro del colon-retto, facendo supporre che le “firme microbiche” potrebbero fungere da biomarcatori non invasivi.
Inoltre, livelli elevati di DNA di F. nucleatum nei tessuti cancerosi sono associati a una speranza di vita inferiore, suggerendo che potrebbe essere un potenziale biomarcatore per la prognosi. La somiglianza tra F. nucleatum nei campioni neoplastici del colon-retto e quello salivare supporta l’ipotesi che sia di origine salivare. Lo stesso scenario si osserva anche nel carcinoma a cellule squamose esofagee (ESCC), dove elevati livelli del microrganismo correlano con una prognosi peggiore e scarsa risposta alla chemioterapia, sottolineando la sua capacità di compromettere i trattamenti farmacologici.
Porphyromonas gingivalis
Porphyromonas gingivalis è un patogeno anaerobico Gram-negativo noto per il suo ruolo distruttivo nella parodontite. A causa della sua capacità di perturbare i tessuti epiteliali e i meccanismi di difesa dell’ospite, si è scoperto che P. gingivalis influenza lo sviluppo dei tumori.
La presenza di P. gingivalis è stata identificata nel tessuto neoplastico del carcinoma orale a cellule squamose in situ. Poiché il tratto orale è una via regolare di diffusione, P. gingivalis può accelerare il processo di cancerogenesi in situ. È stato rilevato che colonizzazioni di P. gingivalis inducono resistenza ai farmaci chemioterapici, rendendo la parodontite un ostacolo per il trattamento del cancro orale.
Anche nel carcinoma a cellule squamose esofagee, livelli elevati di P. gingivalis si associano ad una maggiore incidenza e prognosi negativa. Nei tumori pancreatici, studi hanno evidenziato una correlazione tra perdita dei denti, causata dalla parodontite, e rischio aumentato di cancro al pancreas. Livelli sierici di anticorpi contro P. gingivalis potrebbero quindi fungere da biomarcatore per questa neoplasia.
Batteri aerobici
I batteri aerobici svolgono un ruolo cruciale nella cavità orale. La maggior parte dei batteri orali aerobici agiscono come batteri commensali per mantenere l’equilibrio microbico orale. Solo pochi batteri aerobici hanno capacità patogene e alcuni di questi sono collegati alla cancerogenesi.
Il Parvimonas per esempio aumenta notevolmente nel carcinoma orale a cellule squamose in situ.
Il genere Pseudomonas invece si associa al cancro alla gola e la specie Pseudomonas aeruginosa in particolare è molto presente nel carcinoma orale a cellule squamose in situ.
Virus
Anche i virus possono contribuire alla cancerogenesi.
L’infezione da papillomavirus umano (in particolare HPV 16 e HPV 18) è una delle principali cause di cancro alla cervice uterina ed è anche un fattore eziologico importante per lo sviluppo del cancro orale. HPV 16 è risultato essere il tipo più frequente in almeno il 90% di questi casi. Tutto ciò suggerisce che esiste un collegamento tra i diversi tipi di tumori correlati all’HPV. Ciò potrebbe essere spiegato in parte dal cambiamento delle pratiche sessuali.
Una recente review ha riassunto le prove cliniche di un’ampia coorte di pazienti affetti da cancro orofaringeo e ha rilevato che il 72,7% dei carcinomi orofaringei sono HPV positivi e che l’infezione è stata trasmessa proprio durante il sesso orale.
Funghi e parassiti
Anche i virus possono contribuire alla cancerogenesi. L’HPV, particolarmente tipi 16 e 18, è un importante fattore eziologico per il cancro orale e cervicale. Recensioni cliniche hanno evidenziato che oltre il 70% dei carcinomi orofaringei sono HPV positivi, spesso trasmessi tramite il sesso orale.
Disbiosi microbica nella cavità orale
È noto che le malattie orali sono dovute a cambiamenti nell’equilibrio dell’ecologia microbica, ovvero una diminuzione del numero di batteri benefici e un aumento del numero di quelli dannosi.
Diversi studi hanno evidenziato che la disbiosi microbica si associa strettamente al cancro del colon-retto. Tutto ciò sottolinea che è importante non solo l’effetto di patogeni specifici ma anche lo squilibrio dell’intero ecosistema microbico.
La disbiosi non si verifica solo nel caso cancro del colon-retto, ma tali alterazioni nella ricchezza microbica orale si correlano a diversi tipi di cancro. Per esempio diversi studi hanno mostrato una minore ricchezza e diversità microbica nei campioni salivari dei pazienti affetti da leucemia mielocitica acuta rispetto ai controlli sani.
Anche la diversità microbica presente sulla superficie della lingua nei pazienti con cancro al fegato ha mostrato un evidente aumento rispetto alla popolazione sana. Allo stesso modo, i campioni salivari e sottogengivali raccolti da pazienti affetti dal cancro gastrico presentano un’alterazione della diversità microbica. Recentemente, inoltre è stato dimostrato che la diversità microbica della saliva diminuisce con la progressione del cancro alla gola.
L’infiammazione e l’immunodeficienza sono le conseguenze più evidenti della disbiosi e sono anche tra i meccanismi cruciali della cancerogenesi. La cavità orale subisce l’azione di molti fattori esterni come il fumo e l’alcol. Recenti studi hanno dimostrato che il fumo e l’alcol in eccesso sono responsabili dello sviluppo della disbiosi.
Coerentemente con queste osservazioni, fumare e bere sono anche fattori di rischio importanti per lo sviluppo di molti tipi di cancro. Quindi, si potrebbe ipotizzare che lo squilibrio microbico orale associato ad alterazioni causate da fattori esterni sia un altro meccanismo per la tumorigenesi. Si potrebbe anche supporre che lo squilibrio del microbiota orale e di quello intestinale rifletta una funzione immunitaria danneggiata, imponendo un’influenza patogena sulla cancerogenesi a livello globale.
Traslocazione microbica dalla cavità orale ad altre parti del corpo
La capacità di traslocazione del microbiota orale è importante per lo sviluppo di tumori sistemici. Si ipotizza che una via di diffusione sia la circolazione sanguigna. Si è visto infatti che i batteri parodontali migrano sempre verso altre regioni come le lesioni aterosclerotiche e il cervello dei pazienti con malattia di Alzheimer proprio attraverso i vasi sanguigni.
Anche il tratto orodigestivo è un passaggio plausibile. I batteri potrebbero infatti scendere lungo il tubo digerente insieme al cibo e ai liquidi. Questa ipotesi è stata confermata dalla presenza di batteri orali nell’esofago distale.
Inoltre, alcuni batteri orali mobili potrebbero spostarsi verso regioni distanti attraverso le vie aeree. Quindi alla luce di tali evidenze si può affermare che la traslocazione microbica sia il meccanismo iniziale per lo sviluppo e/o la progressione di carcinomi a distanza.
Conclusioni
Il concetto di cancro associato al microbiota è attualmente un tema caldo e vi è grande attenzione da parte dei ricercatori sul microbioma e sui tumori. La cavità orale funge da uno dei più grandi depositi microbici nel corpo umano e le variazioni microbiche nella cavità orale potrebbero essere altamente legate a tumori maligni. Dalle informazioni cliniche e dalla ricerca di base, sono state scoperte alcune prove sul microbiota orale e sulla carcinogenesi. Tuttavia, sono ancora necessari ulteriori studi per una comprensione accurata e completa di questa relazione.
L’abbondanza di batteri orali specificamente associati al cancro sembra essere un biomarcatore clinico importante, anche se sono ancora necessarie ulteriori indagini.
La valutazione della salute orale può pertanto essere utile per prevedere molteplici problemi di salute globale, poiché la cavità orale potrebbe fungere da finestra verso aree più profonde del corpo umano. Se questo fenomeno clinico verrà confermato, la previsione precoce di alcuni tipi di cancro utilizzando la rilevazione microbica potrebbe essere una svolta cruciale. Allo stesso modo, se in futuro si riuscirà a capire meglio i meccanismi fisiopatologici del microbiota nello sviluppo e nella progressione dei tumori, sarà possibile sviluppare opzioni terapeutiche che agiscano contro di essi al fine di prevenire o curare il cancro.
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