Onicolisi: cos’è, cause e trattamento
2 Agosto 2021
Parla con lo specialista
Specialista in: Dermatologia e Venereologia - 7 anni di esperienza - 30 min. 70.00 € |
Onicolisi ovvero il distacco dell’unghia: in cosa consiste
L’onicolisi rientra tra le onicopatie più frequenti. Con questo termine, si intende il distacco dell’unghia dal suo letto, su cui normalmente è adagiata. La dislocazione può avvenire in senso laterale o distale con coinvolgimento di una sola unghia, o in caso di patologie rilevanti o traumi più estesi, il processo può interessare anche le altre dita.
Per maggiori informazioni sull’onicolisi, le cause e i trattamenti suggeriti, puoi chiedere un consulenza a un dermatologo online cui porre tutte le domande che desideri.
Cause e classificazione dell’onicolisi
L’onicolisi può essere dovuta ad una causa infettiva, oppure può essere una conseguenza di malattia concomitante, come la psoriasi. Alcuni studi hanno dimostrato una certa correlazione tra il fenomeno dell’onicolisi in pazienti con pemfigoide bolloso in concomitanza al manifestarsi dello pterigio dorsale.
Possiamo distinguere due forme di onicolisi:
- Primaria: idiopatica, con maggiore predisposizione nel sesso femminile, con interessamento principalmente delle unghie delle mani, per danno meccanico o chimico; traumatica, con coinvolgimento delle unghie delle mani e piedi, anomalie del piede o utilizzo di scarpe troppo strette o alte con restringimento in punta.
- Secondaria: dermatite da contatto, eczema disidrosico, herpes symplex, dunque per disordini di carattere vescico-bollosi. Oppure si può verificare per tumori del letto ungueale, farmaci, ipercheratosi del letto ungueale.
Particolarmente presente è il riscontro dell’onicolisi in pazienti affetti da malattia psoriasica. In tali pazienti è visibile un margine giallastro-bruno tra l’unghia normale rosea e le aree bianche separate. Nelle varianti a “macchia d’olio” o a “chiazze color salmone”, la separazione tra la lamina e il letto ungueale può iniziare dal centro dell’unghia.
Talora si può verificare colonizzazione batterica portando inevitabilmente all’infezione; la crescita di Pseudomonas Aeruginosa sotto la superficie onicolitica della lamina ungueale determina una colorazione bruna o grigia. Si può associare anche alla cosiddetta “sindrome dell’unghia verde” per cui l’unghia si presenta di colorito verdastro dovuto alla produzione del pigmento verde piocianina.
Altri patogeni che possono colonizzare/infettare questo spazio, sono la Candida spp. (responsabile anche della candidosi), i dermatofiti e altri miceti ambientali.
Tra le patologie predisponenti allo sviluppo dell’onicolisi delle mani rientra la foto-onicolisi (per esempio dovuta a doxiciclina), dermatosi in prossimità del letto unguale (psoriasi, dermatiti da contatto per sostanze chimiche), malattie genetiche ereditarie. L’onicomicosi dovuta a Trichophitum rubrum causa più frequentamente onicolisi dell’unghia del piede.
Onicolisi e sindrome PATEO
L’onicolisi può rientrare anche nella cosiddetta PATEO, sindrome che include l’eritema tenare periarticolare e la condizione dell’onicolisi. A differenza della classica sindrome mano-piede, l’interessamento cutaneo in questa sindrome è caratterizzato dall’assenza di coinvolgimento dei palmi delle mani e della pianta dei piedi e dalla presenza di alterazioni che interessano prevalentemente il dorso delle mani (in particolare intorno alla base del pollice e del quinto dito), l’area del tendine di Achille e la pelle perimaleolare. Si tratta di una condizione che si manifesta in pazienti in trattamento con farmaci chemioterapici, quali i taxani.
Difatti negli ultimi anni, l’uso diffuso di regimi chemioterapici a base di taxani per la gestione dei tumori maligni di varia origine ha evidenziato l’elevata frequenza di tossicità cutanea indotta da questo gruppo farmacologico.
Trattamento dell’onicolisi
In genere il trattamento dell’onicolisi dipende molto dalle possibili conseguenze insorte in seguito all’evento: può bastare semplicemente tagliare l’unghia separata dal letto (settimanalmente) rimuovere tutto il materiale del letto dell’unghia o può essere necessario una terapia aggiuntiva in caso delle forme secondarie.
In caso di onicolisi associata a psoriasi sarà utile un trattamento della patologia correlata, mentre nel caso di infezione da Pseudomonas Aeruginosa può essere utile il curettage e il trattamento del letto ungueale con glucocorticoidi topici. È importante rivolgersi in caso di recidive o eventuali complicanze al medico, evitando consulti fallaci da altre figure non medico professionali.
Bibliografia
- Tullio Cainelli et al., Manuale di dermatologia medica e chirurgia terza edizione, Milano, McGraw-Hill, 2004;
- H. Iznardo C. García et al., Dorsal Pterygium and Onycholysis Associated With Bullous Pemphigoid, Actas Dermosifiliogr (Engl Ed), 2020
- Fitzpatrick – Manuale ed Atlante di Dermatologia Clinica;
- E Rodríguez-Lomba et al., Periarticular Thenar Erythema and Onycholysis Syndrome: A Manifestation of Taxane-Induced Cutaneous Toxicity; Actas Dermosifiliogr, 2017.