Malattie sessualmente trasmissibili: che cos’è la tricomoniasi

26 Maggio 2022

Trichomonas vaginalis, tricomoniasi
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Che cos’è la Trichomonas vaginalis

Trichomonas vaginalis è l’agente eziologico della tricomoniasi, la malattia a trasmissione sessuale non virale più diffusa al mondo.

Tricomoiasi: come si presenta

La tricomoniasi è un problema sanitario diffuso e globale che sta presentando un ritmo crescente. Le infezioni del tratto genitale femminile possono causare una serie di sintomi, tra cui vaginite e cervicite, mentre le infezioni nei maschi sono generalmente asintomatiche.

I sintomi relativamente lievi e la mancanza di prove per eventuali sequele gravi hanno storicamente portato questa malattia ad essere sotto diagnosticata e poco studiata. Tuttavia, prove crescenti dimostrano che l’infezione si associa ad altri stati patologici con elevata morbilità sia negli uomini che nelle donne. Tutto ciò ha aumentato gli sforzi per diagnosticare e curare i pazienti che ospitano questo parassita.

In base al sesso del paziente, la malattia si presenta in modo diverso.

In particolar modo, nelle donne si presenta con all’inizio secrezioni vaginali di cattivo odore, schiumose di colore giallo-verdastro. Bisogna comunque ricordare che in alcune donne la secrezione è però comunque modesta o scarsa. Solitamente si ha vulvodinia, la vagina è dolente, irritata e si ha dolore durante i rapporti sessuali. Nelle situazioni più gravi si ha un’infiammazione evidente e la cute delle grandi e piccole labbra appare iperemica, arrossata e gonfia. Si può avere dolore durante la minzione e la stessa può essere molto più frequente. Gli stessi sintomi non devono essere confusi con i sintomi della candidosi. I sintomi vescicali e quelli vaginali si possono presentare contemporaneamente.

Al contrario, negli uomini, nella maggior parte dei casi la malattia è asintomatica oppure paucisintomatica (si hanno pochi e molto spesso lievi sintomi). Si può avere una secrezione schiumosa, dolore e bisogno di urinare spesso, sintomo che può essere confuso con una cistite. Quando invece la malattia è completamente asintomatica si ha molta più probabilità di infettare i partner e di non essere consapevole della stessa patologia.

Come si fa prevenzione

Molto importante è prevenire la trasmissione dell’agente patogeno e quindi la malattia. A tal fine è necessario seguire questi brevi suggerimenti:

  • Usare in modo corretto il preservativo;
  • Sottoporsi ad esami diagnostici e quindi rivolgersi tempestivamente al medico qualora si abbiano dei sintomi;
  • Rivolgersi al medico se si ha avuto un rapporto sessuale non protetto con una persona con infezione nota.

Diagnosi di tricomoniasi

Quando si tratta di una donna la diagnosi viene effettuata facilmente perché si fa l’esame microscopico di un campione di secrezione vaginale e si identifica così il microrganismo. Se dovessero esserci dei dubbi si effettua la coltura del campione prelevato. Quando invece si tratta di un uomo si raccoglie un campione di secrezione dal pene prima di urinare al mattino e si effettua la coltura.

In alcuni casi viene effettuata la ricerca del materiale genetico dell’organismo per la sua identificazione. Si può anche fare la ricerca di trichomonas nelle urine ma le si deve sottoporre ad urinocoltura. Solitamente si fa anche la ricerca di altri microrganismi perché spesso chi ha la tricomoniasi ha anche la gonorrea o l’infezione da clamidia.

Trattamento della tricomoniasi

Per il trattamento è necessario rivolgersi ad un medico, un infettivologo ad esempio. La terapia è antibiotica. Si può usare il metronidazolo oppure il tinidazolo, e si è visto che anche una singola dose riesce ad eradicare l’infezione. E’ molto importante però trattare anche il partner sessuale contemporaneamente perché altrimenti si può avere la ricomparsa dell’infezione.

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