Obesità grave e i farmaci antidiabetici
23 Giugno 2022
Parla con lo specialista
Specialista in: Diabetologia - 25 anni di esperienza - 30 min. 75.00 € |
Recenti ricerche che riguardano l’obesità grave o l’obesità di classe III hanno messo in relazione questa malattia metabolica cronica con Trizerpatide, un nuovo farmaco anti-diabetico. Questo medicinale, infatti, risulterebbe utile al processo di perdita di peso corporeo superfluo che deriva dall’accumulo eccessivo di tessuto adiposo, dovuto all’obesità patologica.
Il farmaco in questione fa parte di una nuova classe di farmaci anti-diabete elaborati per attivare specificamente due recettori: il GLP-1 e il GIP rivestono il fondamentale ruolo di incretine all’interno dell’intestino. Uno degli ultimi studi pubblicati sul New England Journal of Medicine ha messo in luce la concreta possibilità di impiegare il primo approccio farmacologico all’obesità, sfruttando proprio questo principio attivo. I soggetti obesi senza diabete con almeno 72 settimane di trattamento alle spalle, infatti, hanno riscontrato una significativa perdita di peso.
Surmount-1: lo studio sui pazienti obesi senza diabete
Il target dello studio ha compreso 2.539 adulti con due possibili condizioni: IMC maggiore o uguale a 30 oppure IMC maggiore o uguale a 27 e almeno una complicanza correlata, tranne il diabete. I partecipanti allo studio sono stati poi randomizzati a tre terapie con somministrazione di diverse quantità di tirzepatide sottocutanea oppure placebo: 5 mg, 10 mg o 15 mg una volta alla settimana nell’arco temporale di 72 settimane.
La reazione dei tre gruppi alle diverse terapie ha reso possibile l’analisi dei seguenti risultati rispetto al gruppo di controllo: il primo gruppo in terapia con 5 mg di tirzepatide ha riscontrato una riduzione media del peso corporeo pari al 15,0%; il secondo gruppo in terapia con 10 mg ha, invece, rilevato una riduzione media del 19,5%; il terzo in terapia con 15 mg ha registrato il 20,9%. La riduzione media del peso corporeo dei soggetti del gruppo placebo è arrivata solo al 3,1%.
É stato possibile riscontrare un ulteriore trend positivo anche nel secondo endpoint dello studio: in questo caso, si è verificata una riduzione del peso corporeo del 5% rispetto al basale nelle misure di 85%, 89% e 91% per i rispettivi gruppi target in terapia con 5 mg, 10 mg e 15 mg di tirzepatide, contro il 35% registrato per il gruppo placebo.
Da questo si calcola, dunque, che più della metà dei pazienti trattati con le due dosi più elevate del nuovo farmaco antidiabetico (10 mg e 15 mg) ha perso il 20% o più del peso corporeo iniziale. I risultati dimostrano, inoltre, effetti positivi su diversi fattori di rischio cardiovascolare, come ad esempio i livelli di pressione del sangue, insulina, emoglobina glicata e anche nei termini di profilo lipidico.