Neonati prematuri: più possibilità per i piccoli di 22 settimane
3 Giugno 2022
Dati sulla natalità
Di bambini prematuri ossia nati prima del termine se n’è sempre parlato e purtroppo spesso con casistiche non sempre incoraggianti.
Negli ultimi anni si sono rilevati dati incoraggianti sulla natalità prematura: dieci anni fa il tasso di ritorno a casa per i bimbi prematuri era solo del 7%, oggi si è raggiunto il 30%. Per i bambini che nascono diversi mesi prima della scadenza naturale del parto la situazione è sempre molto critica e delicata ma, grazie ai grandissimi progressi in campo medico, oggi i dati sono incoraggianti anche per chi viene al mondo di sole 22 settimane.
Oggi i neonati prematuri sopravvivono molto di più
Un neonato nato alla 22esima settimana è un paziente altamente instabile. Infatti, i bimbi non sono ancora pronti per affrontare l’ambiente esterno e per adattarvisi.
È presente un’immaturità della maggior parte degli apparati, tra i quali quello respiratorio, neurologico e metabolico. Vivere fuori dal grembo materno per un neonato di 22 settimane è estremamente complicato, ma le competenze mediche odierne lo rendono sempre più possibile.
Nonostante l’aumento della probabilità di sopravvivere – evidenziata dai dati sotto riportati – nascere prematuri comporta spesso delle conseguenze indelebili che colpiscono la salute dei bambini.
Dunque, uno studio ha mostrato che l’8,4% dei prematuri tra la 22esima e 26esima settimana ha una paralisi celebrale più o meno grave, una percentuale ridotta ha perso la vista a entrambi gli occhi e una porzione consistente necessita di ausili per la mobilità. Una situazione sicuramente critica, ma che i progressi odierni consentono di affrontare.
Neonati prematuri: dati a confronto
Rispetto a qualche anno fa, oggi i progressi medici hanno permesso di raccoglie dei dati molto incoraggianti con riferimento alla sopravvivenza neonatale per tutti i bimbi che nascono prematuri. Infatti, la percentuale di sopravvivenza per i neonati tra la 24esima e la 25esima settimana è aumentata del 10%, mentre tra quelli venuti al mondo tra la 26esima e 27esima settimana si ha un incremento del 16%.I dati sono migliorati anche con riferimento ai neonati estremamente prematuri.
Oggi, il 30% dei bimbi nati alla settimana 22 torna a casa con la famiglia, mentre si tratta del 55,8% per i nati alla settimana 23. Uno studio americano pubblicato da Jama ha affrontato tale tema: ha studiato un campione di esiti di 10.877 neonati nati prematuri tra la 22esima e 28esima settimana, tra il 2013 e il 1018 presso 19 centri medici universitari in USA. Emerge che la percentuale di sopravvivenza per i bambini nati estremamente pretermine è complessivamente del 78,3%. I continui progressi in tale campo mirano a ottenere una crescita ancor più positiva.