Creatinina alta: cosa significa e quali sono i rischi

12 Febbraio 2022

creatininemia per creatinina alta
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Cos’è la creatinina?

La creatinina è una sostanza di scarto che viene prodotta nei muscoli dal metabolismo della creatina. Quest’ultima è coinvolta nella contrazione muscolare. Viene filtrata dal glomerulo renale, in parte viene poi riassorbita dal tubulo e in parte viene eliminata tramite le urine.

Quando i suoi livelli risultano troppo alti potrebbero segnalare un’alterazione della funzione renale. Un eccesso di creatinina nel sangue, ad esempio, potrebbe indicare che i reni non riescono a filtrare correttamente le tossine, un segnale comune in casi di insufficienza renale o altre patologie croniche.

Se i reni non funzionano bene i valori di creatinina aumentano, proprio per questo motivo i livelli di questa proteina nel sangue vengono considerati un indice del corretto funzionamento renale. Nel nostro articolo vedremo quali sono i valori normali di creatinina e quali valori di creatinina alta devono destare allarme.

Quando possiamo parlare di creatinina alta?

I livelli di creatinina dipendono dall’età, dal sesso, dal peso e dall’altezza e Il valore normale della creatinina nel sangue deve essere tra 0,84 a 1,21 milligrammi per decilitro (mg/dl).
Solitamente gli uomini hanno valori più alti perché hanno una massa muscolare più sviluppata rispetto alle donne. Anche per tale motivo è possibile che una persona molto muscolosa abbia livelli di creatinina alta nel sangue senza che siano spia di una condizione patologica.

D’altra parte le persone anziane possono avere valori più bassi del normale per via dell’atrofia muscolare in cui normalmente si incorre invecchiando.

I valori normali della creatinina urinaria sono 0,8 g per 24 ore e dipendono anche questi dalla massa muscolare.

Perché aumentano i valori della creatinina

Se si ha un’alterazione della funzionalità dei reni si verifica un aumento dei valori della creatinina nel sangue determinando il quadro di creatinina alta. Diventa quindi fondamentale individuare la causa dello scarso funzionamento dei reni e capire se si sia verificata in acuto oppure si tratti di una condizione cronica.

Vi sono diverse malattie croniche che possono provocare insufficienza renale come per esempio il diabete mellito oppure la pressione alta che sono responsabili rispettivamente dell’insorgenza della nefropatia diabetica e della nefropatia ipertensiva. In queste situazioni i reni sono danneggiati, non filtrano bene, la creatinina non viene eliminata nelle urine e quindi aumenta nel sangue.

Esistono delle situazioni in cui i livelli di creatinina nel sangue invece aumentano solo temporaneamente. È il caso per esempio di quelle persone che seguono una dieta molto ricca di proteine oppure che fanno molto sport oppure se hanno subito un trauma muscolare con aumento del CK (attenzione perché quest’ultimo aumenta anche in caso di utilizzo di statine) o hanno un ipertiroidismo. 

L’aumento temporaneo si può avere anche se si beve poca acqua (disidratazione) oppure se si assumono determinati farmaci per curare malattie oncologiche o infettive. Infatti alcuni antibiotici come per esempio gli aminoglicosidi sono famosi per essere nefrotossici e responsabili dell’aumento dei livelli di creatinina.

Esame della creatinina

Misurare i livelli di creatinina è fondamentale per valutare la salute dei reni e identificare eventuali anomalie nella loro funzione. Esistono principalmente due test per determinare la concentrazione di creatinina: l’esame del sangue e l’esame delle urine.

  1. Creatininemia: Questo esame consiste in un prelievo di sangue, solitamente effettuato dal braccio. È importante eseguire il test a digiuno (da almeno 8 ore) e evitare attività fisica intensa prima del prelievo, per ottenere risultati accurati. La creatinina nel sangue riflette quanto efficacemente i reni stiano filtrando questa sostanza di scarto.
  2. Creatininuria: L’esame delle urine, che misura la creatinina eliminata attraverso l’urina, richiede una raccolta delle urine nell’arco di 24 ore. Per farlo correttamente, è necessario:
    • Scartare la prima urina del mattino.
    • Raccogliere tutte le urine successive, inclusa quella della mattina seguente, in un contenitore apposito.
    • Alcuni consigliano di conservare il campione in frigorifero per evitare la proliferazione di batteri e mantenere l’integrità del test.

Spesso, a questi esami si associa anche la misurazione dell’azotemia (Urea), un altro parametro cruciale per monitorare la funzione renale. Valori elevati di azotemia, in combinazione con livelli anomali di creatinina, possono indicare una compromissione della capacità dei reni di eliminare i prodotti di scarto dal corpo.

Che sintomi provoca la creatinina alta

Quando la creatinina nel sangue è alta si può accusare stanchezza, affaticamento, gonfiore ai piedi e alle caviglie, prurito e pelle secca, mancanza di respiro, confusione mentale e crampi ai muscoli.

Bisogna porre diagnosi differenziale con diverse patologie: ad esempio le caviglie gonfie le si ha anche in caso di scompenso cardiaco.

Cosa fare se la creatinina è alta: alcuni consigli

Se la creatinina è alta ovviamente è necessario rivolgersi ad un nefrologo per indagarne le cause e cercare di rimuoverle in modo da ripristinare il corretto funzionamento dei reni.

Tuttavia se ciò non è possibile e si configura una condizione di cronicità che porta ad avere persistentemente livelli alti di creatinina può essere utile seguire questi consigli:

  • Ridurre il consumo di sale;
  • Evitare di mangiare cibi con zuccheri raffinati e di bere bevande alcoliche o che contengono caffeina perché provocano disidratazione e rendono più faticoso il lavoro dei reni;
  • Stare attenti nel consumere le proteine in modo eccessivo come per esempio le carni rosse e i formaggi;
  • Mangiare più verdure, cereali integrali, semi e frutta;
  • Limitare gli sforzi fisici ed evitare l’attività fisica intensa.

Bibliografia

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