Disturbi della voce: cause, diagnosi, trattamento e ripercussioni nella vita sociale

16 Aprile 2021

I disturbi funzionali della voce sono alterazioni senza anomalie anatomiche e neurologiche. Sono causati da un uso improprio dei meccanismi vocali come per esempio l’affaticamento vocale, il fonotrauma, la disfonia da tensione muscolare, la diplofonia (alterazione del timbro della voce che all’ascolto risulta duplicata) e la fonazione ventricolare.

Nel nostro articolo illustreremo i disturbi funzionali della voce discutendone l’eziologia, l’epidemiologia e il ruolo del team interprofessionale nella loro valutazione e nel trattamento.

Disturbi funzionali della voce e danni sociali/professionali

La voce è un mezzo importante per comunicare. Qualsiasi perdita di voce parziale o totale rende difficile la comunicazione reciproca. Problemi con la voce possono portare a gravi disabilità funzionali e professionali per cantanti, insegnanti, avvocati e consulenti oltre a tutti coloro che praticano lavori che implicano la comunicazione di qualsiasi natura.

Ad esempio, nel caso di leader, attori, cantanti, giornalisti e personale dei media, qualsiasi modifica alla loro voce può danneggiare le loro qualità vocali riducendo al contempo l’impatto del loro discorso. Pertanto, i disturbi della voce in questi individui possono provocare un grave danno sociale e professionale.

A tal fine è molto importante evitare attività che possono affaticare le corde vocali come per esempio urlare oppure parlare al di sopra di un forte rumore di fondo.

Quanto sono frequenti i disturbi della voce

L’abuso vocale è la causa più comune di disturbo della voce sia tra adulti che tra i bambini. Diversi studi hanno dimostrato che l’incidenza è particolarmente elevata tra gli insegnanti. È stato condotto a tal proposito uno studio per calcolare la prevalenza dei disturbi della voce proprio in questa categoria professionale e conoscerne i fattori di rischio associati. Si tratta di uno studio caso-controllo effettuato su 905 insegnanti.

A tutti i partecipanti è stato somministrato un questionario da compilare, seguito da un esame completo della laringe, dell’orecchio, del naso, della gola e da un esame videolaringoiatrico. Lo studio ha concluso che il 57% degli insegnanti presentava un disturbo della voce, incluso il sovraccarico vocale, che era il più diffuso (18%). Un altro studio invece ha messo a confronto l’incidenza dei disturbi della voce tra gli insegnanti dell’asilo nido con quelli del personale infermieristico.

Si è visto che la prevalenza di disturbi della voce tra gli insegnanti era dell’11,6%, mentre nella popolazione non docente era del 7,5%. Anche altri studi hanno dimostrato che vi è un cambiamento considerevole nella prevalenza di questi disturbi stimata tra gli insegnanti e la popolazione generale.

Come si produce la voce

La voce umana viene prodotta con l’ausilio dell’aria fornita dai polmoni accompagnata dalla vibrazione delle corde vocali, quindi il posizionamento glottico ottimale del flusso d’aria controllato dai polmoni all’orofaringe contribuisce al processo sincronizzato di fonazione. Se c’è un’anomalia nel normale processo di produzione vocale, alla fine causerà un’anomalia vocale.

Tuttavia, quando la qualità vocale è compromessa senza fattori anatomici e neurologici, si dovrebbe sospettare un disturbo funzionale della voce.

Classificazione dei disturbi della voce

I disturbi della voce organica sono causati da qualsiasi alterazione del meccanismo delle vie respiratorie, laringee e vocali. Possono essere classificati come segue:

  • I disturbi della voce organica strutturale sono il risultato di cambiamenti fisici nel meccanismo vocale dovuti ad alterazioni nei tessuti delle corde vocali (come edema, noduli vocali) e cambiamenti strutturali legati all’età nella laringe.
  • I disturbi della voce organica neurogena sono dovuti a problemi di innervazione del sistema nervoso centrale o periferico alla laringe e al meccanismo di funzionamento vocale. Tra questi abbiamo i tremori vocali, la disfonia spasmodica o la paralisi delle corde vocali, ecc.

I disturbi funzionali della voce sono causati da un uso insufficiente o improprio dei meccanismi vocali senza alcuna anormalità della struttura fisica e senza alcuna disfunzione neurologica. Sono molto frequenti tra gli insegnanti e hanno conseguenze dannose sul loro funzionamento sociale e lavorativo.

Cause dei disturbi funzionali della voce

Diversi studi hanno riportato che l’uso della voce in maniera anormale prolungata e frequente può sviluppare lesioni patologiche della laringe. Infatti i disturbi della voce funzionale derivano da un suo uso improprio o da un suo abuso. Diversi fattori possono influenzare la funzionalità vocale come la qualità della voce, il tono e il volume relativi alle esigenze quotidiane di un individuo.

I disturbi funzionali della voce più comuni sono dovuti a affaticamento vocale, disfonia o afonia da tensione muscolare, diplofonia e fonazione ventricolare. Possono quindi essere dovuti al fonotrauma. Quest’ultimo è causato da un uso improprio, un abuso o un uso eccessivo della voce (urla, schiarimento eccessivo della gola oppure parlare con maggiore volume sforzandosi).

Bisogna inoltre sottolineare che i pazienti con condizioni psicogene sottostanti o che soffrono di ansia, depressione e disturbo di conversione, possono sviluppare afonia e disfonia psicogena.

Anche il fumo è segnalato come causa dei disturbi funzionali della voce. In uno studio trasversale condotto in Corea si è visto che nella popolazione generale coreana, il fumo è associato a disturbi della voce in modo indipendente. Secondo lo studio, la scarsa igiene vocale è un altro fattore importante che influisce sulla funzione.

Come si fa la diagnosi

La valutazione dei disturbi vocali funzionali parte dalla raccolta della storia dei sintomi vocali del paziente, dalla sua anamnesi personale che include anche l’uso di farmaci, l’occupazione lavorativa, qualsiasi recente stress psichiatrico o psicosociale, l’esposizione laringea a sostanze irritanti come il fumo, l’alcol, le sostanze irritanti sul lavoro e l’uso improprio o l’abuso di voce.

Una valutazione sistematica e approfondita del meccanismo vocale e del problema del paziente è importante al fine di impostare la corretta terapia e pianificare una strategia efficace di esercizi di funzione vocale. Lo scopo della valutazione vocale è comprendere l’anomalia (qualsiasi cambiamento di voce che influisce sulle esigenze della vita quotidiana come per esempio gli impegni professionali) della produzione vocale.

L’esame obiettivo include un esame completo dell’orecchio, del naso e della gola dopo aver valutato la qualità della voce e il volume. Lo scopo della valutazione è concentrarsi sulla pervietà delle vie aeree nasali, sulla funzione faringea e sulla competenza velofaringea per escludere la natura organica del disturbo della voce. In alcuni pazienti è necessario effettuare una valutazione della funzione ventilatoria polmonare perché presentano un supporto respiratorio ridotto che causa un’alterazione nel meccanismo laringeo, e che quindi genera la compromissione del normale schema di respirazione e fonazione sincronizzate. Anche la valutazione della capacità uditiva è importante poiché la perdita dell’udito può influenzare il suono della voce.

La visualizzazione della laringe e la valutazione della sua struttura interna è il passo più importante per la diagnosi della malattia laringea. Esistono molte tecniche che permettono l’esame delle corde vocali e della laringe. Tra queste abbiamo la laringoscopia a specchio, la laringoscopia a fibre ottiche flessibile, la laringoscopia con chip distale, la laringoscopia transorale digitale e la stroboscopia. La stroboscopia è considerata il metodo migliore per valutare la presenza di una massa o di una qualsiasi irregolarità delle corde vocali.

Poiché le cause dei disturbi funzionali della voce sono molto eterogenee, è necessario effettuare una panoramica che includa anche i disturbi psicogeni e i disturbi della voce da tensione muscolare. Quest’ultimi vengono trattati da patologi del linguaggio e utilizzano la terapia vocale comportamentale sintomatica insieme a modelli di consulenza e psicoterapia.

Trattamento e gestione

Possono essere coinvolti diversi fattori nel trattamento a seconda della causa, del tipo e della gravità del disturbo. La maggior parte dei problemi può essere gestita solo conoscendo la causa ed evitandola.

Abbiamo principalmente tre tipi di trattamento:

  • Trattamento medico
  • Trattamento chirurgico
  • Terapia vocale

Solitamente viene impiegato un approccio olistico che mira a ristabilire un certo equilibrio tra la respirazione, la fonazione e la risonanza.

Esistono molteplici strategie riabilitative come il mascheramento uditivo, il metodo Accent, la terapia di allenamento della conversazione (CTT), la logopedia Lax Vox, l’allenamento della forza muscolare espiratoria, l’esercizio di allenamento di resistenza alla fonazione, il canto ecc. Fanno inoltre parte della gestione il corretto posizionamento corporeo, il rilassamento, l’idratazione, gli esercizi di funzionamento vocale, la consulenza, l’educazione del paziente e le modifiche comportamentali.

In alcuni casi, i noduli delle corde vocali vengono trattati con successo con la sola terapia vocale. Al contrario, in altri casi, ci sono alcuni tipi di lesioni (rete laringea, polipi, ulcere da contatto e papilloma laringeo) che richiedono una gestione chirurgica. In ogni caso, l’identificazione della causa è la chiave per un trattamento di successo.

Prognosi

I fattori prognostici possono essere raggruppati in:

  • Fattori prognostici buoni. Questi includono l’insorgenza acuta dei sintomi, l’assenza di patologie organiche sottostanti, la possibilità di eliminare lo stress, il sesso maschile, la giovane età e un buono stato di salute generale.
  • Fattori prognostici cattivi. Includono i disturbi della personalità, la scarsa percezione del proprio benessere, i sintomi motori e le crisi epilettiche psicogene.

Per un trattamento efficace, come già accennato, è molto importante giungere alla diagnosi della causa del disturbo. Infatti le strategie di logopedia diretta per esempio potrebbero non portare alcun beneficio al paziente che inizialmente necessita invece del trattamento chirurgico. È necessario quindi spesso un approccio multidisciplinare al fine di ottenere la diagnosi precisa del problema. Spesso il trattamento del disturbo ha bisogno del supporto di un team composto da un otorinolaringoiatra, uno psicologo, uno psichiatra e un logopedista. Questa collaborazione multidisciplinare svolge un ruolo fondamentale nel raggiungimento di un’assistenza a lungo termine incentrata sul paziente al fine di migliorare i risultati di salute individuali e aumentare le possibilità di un rapido recupero.

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