Nevralgia o dolore neuropatico: che cos’è e come trattarlo

11 Gennaio 2022

Nevralgia, dolore neuropatico
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Il dolore neuropatico, noto anche come nevralgia, è una sensazione cronica di dolore che si verifica a causa della degenerazione o dalla disfunzione dei neuroni, interessa quindi direttamente il sistema nervoso periferico oppure il sistema nervoso centrale. Nel nostro articolo vedremo da cosa è provocato e quali sono i possibili rimedi per curarlo o comunque attenuarlo.

Cosa provoca l’insorgenza della nevralgia

Le cause possono essere molteplici.

In alcuni casi la neuropatia è ereditaria, anche se sono poco frequenti. Le neuropatie ereditarie sono classificate come motorie e sensitive, sensitive e disautonomiche, motorie.

Nelle situazioni più comuni le neuropatie sono acquisite ovvero provocate da patologie o traumi oppure possono essere idiopatiche in cui le cause non sono note. Il dolore neuropatico è frequente se si è affetti da fibromialgia, dalla sindrome del tunnel carpale oppure se si soffre di nevralgia del trigemino, cervicobrachialgia, lombosciatalgia, vuolvodinia. Inoltre è molto comune nei pazienti che effettuano chemioterapia.

Diagnosi della nevralgia

Per fare diagnosi di dolore neuropatico è fondamentale la raccolta anamnestica. Il dottore ricostruisce la storia clinica e raccoglie tutte le informazioni utili. Solitamente il dolore neuropatico viene descritto come scosse elettriche, una sensazione di bruciore o di freddo, un formicolio oppure come punture di aghi, o come sensazione di prurito.

Anche il solo sfiorare la pelle scatena il dolore e lo peggiora. Il medico effettua poi l’esame neurologico. Usa specifici questionari con la finalità di capire meglio la gravità e il tipo di dolore. Il medico può inoltre richiedere esami di approfondimento per valutare la conduzione nervosa.

Come si cura il dolore neuropatico

Il trattamento prevede:

  • La cura specifica del fattore scatenante è essenziale. In alcune circostanze, come la neuropatia diabetica, è fondamentale gestire la causa scatenante tramite farmaci per prevenire ulteriori peggioramenti.
  • La terapia farmacologica del dolore neuropatico richiede l’uso di medicinali diversi dai comuni antidolorifici e antinfiammatori come FANS o paracetamolo, che spesso sono inefficaci. È necessario impiegare altre classi di farmaci come:
    • Antidepressivi triciclici, SSRI e SNRI: gli stessi utilizzati per trattare la depressione. L’amitriptilina, un antidepressivo triciclico, mostra effetti benefici. Tra gli SSRI e SNRI, duloxetina e venlafaxina si rivelano utili per pazienti con neuropatia diabetica;
    • Farmaci antiepilettici: utilizzati nei pazienti con epilessia, come gabapentin e pregabalin;
    • Antidolorifici oppiacei: derivati dalla morfina, come il tramadolo, possono essere pericolosi se usati a lungo termine e impropriamente. Possono indurre dipendenza, nausea, sudorazione eccessiva e stitichezza.
    • Capsaicina in crema: una sostanza presente nel peperoncino piccante, la capsaicina blocca la trasmissione del dolore al cervello.
  • La fisioterapia può risultare molto utile, soprattutto con tecniche come la PENS (Stimolazione Elettrica Nervosa Percutanea) e la TENS (Stimolazione Elettrica Nervosa Transcutanea), che riducono la trasmissione dei segnali dolorosi neuropatici attraverso scariche elettriche.
  • Anche il trattamento psicologico può essere d’aiuto, poiché stress, depressione e ansia hanno un impatto significativo sul peggioramento del dolore neuropatico. Un percorso psicologico può quindi essere altamente benefico.

Oggi abbiamo a disposizione una nuova opzione di cura: la “Scrambler Therapy”. Si tratta di una tecnica di elettroanalgesia in cui si applicano degli elettrodi sulla zona da trattare, le cui scariche agiscono sui recettori delle fibre C specializzate nel trasmettere il dolore. È una terapia non farmacologica che riesce a calmare subito il dolore. È controindicata nei portatori di pacemarker o altri neurostimolatori, in gravidanza e in chi soffre di epilessia.

Bibliografia

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